sabato 2 giugno 2012

COSA ACCADE SE VIENE FATTA UNA FECONDAZIONE ETEROLOGA ALL'ESTERO?


COSA ACCADE SE VIENE FATTA UNA FECONDAZIONE ETEROLOGA ALL ESTERO?

Analizziamo le implicazioni giuridiche sottese alla delicata tematica in questione, partendo dalla lettura di un interessante decreto emesso, recentemente, dal Tribunale di Napoli, in cui viene affermata la non estraneità alla nostra cultura della fecondazione eterologa.
Una coppia si era recata in Colorando per sottoporsi alla tecnica di maternità surrogata, nati i bambini e rientrati in Italia, si erano visti rifiutati, dall'Ufficiale dello Stato Civile, la richiesta di trascrizione dei certificati di nascita dei minori in quanto presuntivamene contraria all'ordine pubblico. Il padre faceva reclamo al Tribunale che decretava quanto segue”:“È ammissibile la trascrizione dei certificati di nascita dei bambini nati all’estero con la fecondazione eterologa non essendo in contrasto con l’ordine pubblico ideale poiché, nel nostro ordinamento, il principio guida è quello della responsabilità procreativa finalizzato a proteggere il valore della tutela della prole, principio che è assicurato sia dalla procreazione naturale che da quella medicalmente assistita ove sorretta dal consenso del padre sociale”.
Il Tribunale, dando una lettura costituzionale alla legge 40/2004, ha affermato che “Non ci si può, quindi, arrestare di fronte al divieto della fecondazione eterologa di cui all'art. 4, comma terzo, osservando che costituisce la condivisione dell'impostazione della cd. bioetica cattolica contrapposta alla cd. bioetica laica poiché occorre dare un significato alla legge nel contesto dei principi costituzionali di cui agli artt. 29, 30 e 31”.

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