martedì 29 maggio 2012

MEDIAZIONE TRIBUTARIA


Più semplice chiudere le liti fiscali minori. Per gli atti notificati a partire dal 1° aprile 2012, per un valore fino a 20mila euro, è in vigore l'istituto della mediazione tributaria, che apre una finestra di dialogo prima del contenzioso e prevede, in caso di accordo, una riduzione fino al 40% delle sanzioni.
Modalità e tempistica - La nuova disciplina della mediazione prevede che il ricorso davanti alle Commissioni tributarie sia obbligatoriamente preceduto dalla proposizione, da parte del contribuente, di un reclamo circostanziato all’Agenzia delle Entrate. L’istanza, che può contenere oltre all’eventuale proposta di mediazione anche una richiesta di sospensione dell’atto impugnato, deve essere presentata entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso d’accertamento o altro atto impugnabile alla Direzione Provinciale o Regionale che lo ha emesso.
Nei 90 giorni successivi, le Direzioni Provinciali prenderanno in esame l’istanza attraverso gli Uffici Legali, strutture diverse da quelle che hanno definito e redatto l’accertamento, e decideranno se accoglierla, nella sua totalità o anche parzialmente, oppure formulare d’ufficio una proposta di mediazione. Se entro i 90 giorni non si raggiunge un’intesa o in precedenza interviene il diniego dell’Ufficio, il contribuente ha 30 giorni di tempo per depositare il ricorso in Commissione tributaria, aprendo così la via al contenzioso.
L’accordo di mediazione riduce le sanzioni al 40% - Nel caso in cui la mediazione si concluda positivamente, viene sottoscritto un accordo in base al quale le sanzioni vengono ridotte al 40%. Ciò sia nell’ipotesi di una rideterminazione della pretesa, sia nel caso in cui venga confermato integralmente il tributo contestato. Il pagamento dell’intero importo dovuto o della prima rata, in caso di rateizzazione (che può arrivare fino a un massimo di 8 rate trimestrali di pari importo), va effettuato entro 20 giorni dalla sottoscrizione. 

NOVITA' PER I RATEIZZI EQUITALIA


Equitalia cerca di ricucire lo strappo con i contribuenti e annuncia novità per consentire a cittadini ed imprese di mettersi in regola con il fisco in maniera più agevole. Ricordiamo che dal prossimo primo aprile farà il suo debutto la mediazione tributaria per i contenziosi con l'Agenzia delle Entrate, ma dalla quale sono esclusi gli atti di Equitalia.
In ogni caso, spiega Equitalia grazie agli interventi normativi decisi nel decreto Salva Italia e in quello sulla semplificazione fiscale, nonché regolamentari della stessa Agenzia di riscossione (direttiva 7/2012 di Equitalia) oggi si può accedere con più facilità alla:
  •  rateizzazione delle cartelle di pagamento. Si tratta di una soluzione particolarmente apprezzata dai contribuenti, visto che dal 2008, anno in cui la possibilità di pagare a rate è stata introdotta, sono state concesse più 1,5 milioni di rateizzazioni per un importo totale che sfiora i 20 miliardi di euro.

Diamo uno sguardo più da vicino alle novità.
  • Il decreto Salva Italia ha prorogato i termini per beneficiare della rateizzazione. Infatti, i contribuenti che dimostrino un peggioramento della loro situazione economica potranno richiedere una proroga della rateizzazione già concessa, per un periodo di ulteriori 6 anni, purchè non sia intervenuta decadenza. Il contribuente inoltre può richiedere di ottenere rate di importo variabile e crescenti per ciascun anno, così da poter affrontare in maniera più agevole il periodo di difficoltà economica, sperando che in futuro la situazione migliorerà.
  • Inoltre Equitalia ha alzato da 5 a 20 mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione soltanto con una semplice richiesta motivata che attesti una situazione di temporanea difficoltà economica.


L'Indice alfa, parametro utilizzato per ottenere la rateizzazione, diventa ora solo determinante per il numero massimo di rate che possono essere concesse, aumentando di fatto la platea delle aziende che possono beneficiare del pagamento dilazionato dei tributi.
  • Parlavamo prima di rate variabili, il decreto sulla semplificazione fiscale ( dl 2 marzo 2012, n.16) ha previsto che fin dalla prima richiesta di dilazione sia possibile chiedere un piano di ammortamento a rate variabili e crescenti, anziché costanti. Perciò viste le difficoltà economiche che il Paese sta attraversando si potranno richiedere rate più leggere all'inizio per poi vederle crescere nella speranza (sempre) che la situazione economica del contribuente migliori.
  • Infine Equitalia precisa che il pagamento a rate sterilizza l'ipoteca, ciò significa che l'Agenzia di Riscossione non iscriverà ipoteche nei confronti di quei contribuenti che avranno richiesto ed ottenuto la rateizzazione del debito. Il contribuente che ha ottenuto la rateizzazione, in più, non verrà più considerato inadempiente e potrà partecipare alle gare d'appalto.
  • Ricordiamo in chiusura che la decadenza della possibilità del pagamento a rate avviene nel caso un contribuente non paghi due rate consecutive. Prima, invece, la decadenza era prevista anche nel caso di mancato pagamento della prima rata o di due rate anche non consecutive.



Frasi Famose


lunedì 28 maggio 2012

NORME ANTIRICICLAGGIO


La nuova normativa  antiriciclaggio entra in vigore  a partire dal 1°  febbraio 2012 . Per importi pari o superiori a 1.000 euro:
  •  è vietato il trasferimento, anche frazionato, di denaro contante, di libretti di deposito bancari e postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, a meno che il trasferimento non avvenga per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A.;
  • gli assegni bancari e postali, gli assegni circolari, i vaglia postali e cambiari, ivi inclusi i vaglia della Banca d'Italia, devono essere emessi con la clausola di non trasferibilità.

I trasferimenti in contanti per importi pari o superiori a 1000 euro vanno effettuati tramite le banche, le poste e gli istituti di moneta elettronica mediante disposizioni accettate per iscritto previa consegna della somma in contanti, ovvero mediante bonifici, carte di pagamento,

Inoltre, il decreto, per la parte riguardante le norme antiriciclaggio ha previsto che  dal  1° aprile 2012 , il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 1.000 euro; quelli esistenti alla data di entrata in vigore del decreto con saldo pari o superiore a 1.000 euro devono essere estinti dal portatore ovvero il loro saldo deve essere ridotto a una somma non eccedente il predetto importo entro il 31 marzo 2012 . CONTINUA A LEGGERE.........


FRASI FAMOSE


ANATOCISMO OSSIA INTERESSI SUGLI INTERESSI

Con la sentenza della Corte Costituzionale, sentenza 2 aprile 2012, n. 78 - sulla decorrenza della prescrizione nell'azione di ripetizione d'indebito relativa a contratti di conto corrente,  le banche italiane saranno costrette a restituire ai loro correntisti tra i 20 e i 30 miliardi di euro per aver praticato l’anatocismo, ossia per aver applicato interessi sugli interessi trimestralmente sui prestiti e invece annualmente sui depositi dei loro clienti, creando così uno squilibrio tra banca e correntista.


Per prima cosa va sottolineato  che la sentenza ha effetto retroattivo, per cui è possibile richiedere il rimborso degli interessi applicati in anatocismo dalla banca a partire dall’anno 2000
Il rimborso per la capitalizzazione trimestrale dell’interesse può essere richiesto:
  • Tutti i clienti bancari che hanno pagato interessi alla banca quando il proprio conto e’ andato in rosso dall’entrata in vigore dell’art. 1283 c.c. sino ad oggi.
  • Hanno diritto a presentare il rimborso sia gli utenti che hanno il conto corrente aperto, sia quelli che lo hanno chiuso negli ultimi dieci anni: chi esercita il diritto nei termini può chiedere il rimborso dall’apertura del conto corrente sino al rimborso alla chiusura o sino ad oggi. Fino ad oggi le banche hanno rifiutato qualsiasi soluzione conciliativa rendendosi disponibili a rimborsare solo a fronte di una sentenza definitiva.  
  • Tutti i clienti che hanno un mutuo e pagano interessi di mora possono beneficiare del divieto di anatocismo
  • Non si ha diritto invece al rimborso se il conto corrente è stato chiuso da oltre 10 anni, e per i conti correnti aperti dopo il 22 aprile 2000 (data dell’entrata in vigore della delibera CICR, del 9 febbraio 2000, prevista dall’art. 252 del D. Lgs. n. 342 del 1999, in quanto gli interessi fino al 2000 erano calcolati ogni tre mesi, mentre quelli a favore dei risparmiatori erano capitalizzati una volta l’anno, dal 2000 in poi, le banche hanno provveduto a calcolare gli interessi attivi e passivi con la stessa periodicità.

sabato 26 maggio 2012

Assegno di maternità per i nuovi nati: novità 2012 dall'Inps


L'assegno per il 2012 passa da 311,27 mensili per 5 mensilità a 324,79 euro e verrà corriposto alle famiglie con tre componenti con reddito Isee non superiore a 33.857 euro (indicatore della situazione economica equivalente).
Potranno beneficiarne anche le famiglie con affidamenti preadottivi e adozioni senza affidamento (leggi) 



Frasi Famose


Canone Rai e Suggellamento

Un altro argomento molto delicato è il canone Rai e tutte le problematiche ad esso connesse.

  • E'  tenuto a pagare il canone chi possiedo un televisore che utilizza regolarmente.
Dunque chi invece non ha un televisore o non lo vuole utilizzare potrà comunicarlo alla rai e risolvere la questione. Se sei proprietario di un televisore vecchio o non funzionante e hai  deciso di non pagare, in base alla legge n. 880/38, devi inoltrare la disdetta di abbonamento al canone rai e la richiesta di suggellamento all’Agenzia delle Entrate.


Attenzione! Coloro che detengono, pur non usandolo, un televisore non funzionante e non ne pagano l'abbonamento sono soggetti al pagamento di una sanzione e alla conseguente notifica di una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate per omesso pagamento di tributi. Per saperne di più clicca


lunedì 21 maggio 2012

Autorità per l'energia elettrica e il gas

Lo sapevate che esiste : La Carta europea dei consumatori di energia
l’Unione europea ha proposto il lancio di una Carta europea per i diritti dei consumatori di energia, un documento di informazione
che consente di raccogliere, chiarire e consolidare i diritti dei consumatori in materia di energia già adottati nella legislazione UE in vigore.
1) Accesso alle reti: è previsto il diritto di cambiare fornitore di energia elettrica e di gas senza spese aggiuntive;

2) prezzi: i ...prezzi europei dell’energia elettrica e del gas devono essere ragionevoli, facilmente e chiaramente confrontabili, trasparenti e basati sulconsumo energetico effettivo. Inoltre
devono essere facilmente accessibili al consumatore attraverso una serie completa di strumenti d’informazione facilmente comprensibili; 
3)contratto: la Carta elenca gli elementi minimi che deve
comprendere qualsiasi contratto stipulato con un fornitore di
energia; misure di carattere sociale: è contemplato il diritto, per i cittadini vulnerabili, di ottenere livelli minimi di servizi energetici (energia elettrica, riscaldamento e illuminazione) per evitare la “povertà energetica”;
4) informazioni: è sancito il diritto ad avere informazioni aggiornate sulla fornitura di energia, le condizioni contrattuali, i prezzi e le tariffe, le misure di efficienza energetica, l’origine e le fonti di produzione dell’energia elettrica; composizione delle controversie: cioè il diritto a procedure di ricorso semplici e poco costose in caso di controversia;
5) divieto di pratiche commerciali sleali e diritto a procedure giudiziarie trasparenti.

Nulle le ipoteche di Equitalia sotto gli 8.000 euro

Nulle (definitivamente) le ipoteche di Equitalia sotto gli 8.000 euro Un nuovo e, forse, definitivo colpo alla vessatoria pratica di Equitalia di iscrivere ipoteche per importi bagatellari è arrivato dalla Corte di Cassazione con la recentissima sentenza n. 5771/2012.
La recentissima sentenza n. 5771/2012 si è opposta con forza alla condotta del concessionario della riscossione ribadendo il suo fermo “no” alle ipoteche iscritte per crediti inferiori al menzionato limite. La Suprema Corte, senza alcun tentennamento ha dichiarato l’illegittimità del comportamento esecutivo di Equitalia siano tali da aver definitivamente chiuso la questione.